«Le sorelle alle quali il Signore ha dato la grazia di lavorare, lavorino, dopo l’ora di terza, applicandosi a lavori decorosi e di comune utilità, con fedeltà e devozione, in modo tale che, bandito l’ozio, nemico dell’anima, non estinguano lo spirito della santa orazione e devozione, al quale tutte le altre cose temporali devono servire» (Regola di Santa Chiara, Cap.VII).

Anche l’Apostolo San Paolo ci ricorda che «Chi non vuole lavorare, neppure mangi!»(II Tess. 3, 10).

Anche noi monache, dunque, lavoriamo, come ci chiede la Madre Santa Chiara nella Regola, dove il lavoro è definito una “grazia”. Le Sorelle sono esortate a lavorare «con le proprie mani» per il  bene della comunità, non estinguendo però “lo spirito della santa orazione e devozione, al quale tutte le altre cose temporali devono servire”. In questo modo siamo compartecipi dell’opera di Dio creatore che fa bene ogni cosa, e siamo solidali con i fratelli e le sorelle che in tutto mondo si guadagnano il pane quotidiano, quello che ogni giorno, più volte al giorno, domandiamo nella preghiera del “Padre nostro” mentre chiediamo l’avvento del Regno di Dio.

Di cosa ci occupiamo? Innanzitutto, la normale conduzione della vita della nostra casa (cucina, pulizia, lavori di segreteria, di giardinaggio) e la cura del grande ortointerno al nostro Monastero, dal quale traiamo molti prodotti per il nostro sostentamento. Fino a un recente passato, inoltre, facevamo lavori di cucito e rammendo per quanti ce lo chiedevano, così come pure ci siamo occupate della pulizia della biancheria per tante chiese cittadine. Attualmente, in base alle “forze disponibili” abbiamo scelto di specializzarci in particolare sulla confezione delle particole, e ci occupiamo della produzione e confezionamento delle ostie per le chiese della città di Orvieto.

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