La Chiesa Monastica di San Bernardino
La nostra Chiesa è intitolata, come il monastero, a San Bernardino da Siena. Prospetta lungo la Via Soliana, un tempo disseminata di orti e abitata nel Medioevo soprattutto dai Ghibellini della famiglia Filippeschi in un contesto urbano di grande bellezza, a pochi passi dai Palazzi Papali e dal Duomo, ed è attigua al nobile Palazzo Crispo-Marsciano, edificato nel 1527 su progetto da Giuliano da Sangallo.
Costruita, come si scopre da un’iscrizione posta sulla facciata, tra il 1657 e il 1666,nei pressi dell’antichissima Porta di Santa Maria(riportata recentemente alla luce durante i lavori che hanno permesso l’apertura del percorso pedonale che costeggia le pendici della rupe), è stata consacrata nel 1739, epresenta all’esterno una facciata inquadrata su due ordini, decorata con il trigramma del Nome Santo di Gesù (IHS).
L’interno presenta, inaspettatamente, un’aula unica a pianta ellittica con sviluppo ottagonale delle cappelle, con cinque altari. Ornata da raffinate decorazioni a stucco, custodisce opere di notevole rilevanza artistica, tra cui un’acquasantiera in travertino del 1588, attribuita a Ippolito Scalza, e una bella tavola, posta sopra l’altare maggiore, attribuita a SinibaldoIbi, raffigurante Madonna col Bambino e Santi.
In una cappellina sul lato destro del presbiterio è veneratalamiracolosa statua del Santo Bambino, già nel Monastero di Santa Teresa in Orvieto.
Dietro il presbiterio si apre il grande Coro monastico, luogo della preghiera liturgica delle monache, posto in comunicazione con la Chiesa attraverso una grande grata in ferro battuto, dalla quale le Sorelle partecipano alla Santa Messa con i fedeli riuniti nella navata, e nella quale è incastonato il tabernacolo.